FILOSOFI DELLA NATURA: TALETE, ANNASSIMANDRO E ANNASSIMENE

 


TALETE

   
Il fondatore della scuola è Talete di Mileto. Egli,oltre che filosofo,fu anche:

uomo politico → spinse gli ionici a riunirsi in uno stato federativo con capitale Teo 

matematico → formulò vari teoremi di geometria

fisico → scoprì le proprietà del magnete

astronomo → predisse un'eclissi solare

uomo d'affari → secondo Aristotele → molto ricco

Platone riporta un aneddoto che lo dipinge come uomo continuamente distratto: un giorno, mentre osservava il cielo, cadde in una pozzanghera, facendo ridere una serva che aveva assistito alla scena.                                                                                                    Talete non lasciò alcuna testimonianza scritta ma conosciamo il suo pensiero grazie ad Aristotele

Ai tempi si pensava che l'universo fosse formato da 4 elementi fondamentali della natura: l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria; tutto quello che esisteva in natura nasceva dalla combinazione di questi 4 elementi.

Talete cercava un punto di riferimento uguale per tutti e lo trovò nell'acqua: egli pensava che l'acqua fosse il principio unificatore di tutta la realtà. Infatti nessun essere vivente poteva fare a meno dell'acqua, nè gli animali, nè le persone nè le piante → e per acqua si intendevano tutte le forme in cui essa poteva presentarsi: pioggia, oceano, fiume, torrente...

Sin dall'antichità, nei poemi omerici, c'erano Oceano e Teti: erano 2 fratelli Titani e Titanide e sposi, figli di Gea e Urano (Il Cielo e la Terra) e, secondo il mito, dalla loro unione nacquero tutti i corsi d'acqua e gli oceani.

Secondo Talete l'acqua è sostanza di tutte le cose (letteralmente "ciò che sta sotto”) perché non solo è il principio vitale del mondo ma anche perché sostiene la Terra, che ai tempi si pensava fosse piatta e che galleggiasse nell'universo.

 

ANNASSIMANDRO

Anassimandro fu allievo di Talete di Mileto, anche lui fu un astronomo e uomo politico ed è il primo autore greco di cui ci siano pervenuti scritti filosofici.

L'Infinito come arché

Anassimandro fu l'ideatore del principio dell’archè; tuttavia a differenza di Talete che identificava il proprio arché in un elemento della natura, l'acqua, l'arché di Anassimandro prende nome di:

📌apeiron: termine che significa infinito, indeterminato, senza fine. Anassimandro lo usa per indicare il principio di tutte le cose, intendendolo non come una miscela di elementi diversi, ma piuttosto come una materia in cui tali elementi non sono ancora distinti l'uno dall'altro, e che perciò oltre che illimitata è anche indeterminata. L'apeiron è perciò una fonte di energia cosmica all'origine di tutto l'universo, inquantificabile ed impercettibile, ma che è all'origine della vita stessa.

Secondo Anassimandro dall'apeiron derivano tutti gli elementi che danno vita al mondo: infatti gli elementi contrari si separano da questa materia primordiale, dando gradualmente origine a tutte le cose → in particolare è molto significativo il contrasto fra:

il caldo → simbolo della vita, della dinamicità

il freddo → allegoria della staticità, della morte

Secondo Anassimandro esiste una legge cosmica che impone un limite, una fine a tutto, anche alla vita, e che esiste per l'ingiustizia commessa da tutti gli esseri.

Quest'ingiustizia cosmica, detta adikia, è insita in ogni essere ed è causata della loro nascita: siccome ogni cosa nasce dalla separazione dalla materia primordiale, cioè dell'apeiron, questa rottura dell'unità infinita coincide con il termine dell'omogeneità e dell'armonia primordiale → perciò tutti sono destinati a scontare con la morte la loro stessa nascita.

I mondi, la Terra e l'uomo

La tesi di Anassimandro sull'infinità dei mondi fu rivoluzionaria per i tempi.

Egli concepisce in modo originale anche la forma della Terra, definendola come un cilindro che si libra nel mezzo nel mondo, senza essere sostenuto da nulla.

Per quanto riguarda gli uomini, egli pensa che abbiano avuto origine da altri animali, in particolare credeva che nascessero dentro i pesci e, dopo essere stati nutriti e fossero cresciuti, abbandonassero l'acqua e si evolvessero diventando esseri terrestri.

Tutte queste teorie primitive manifestavano l'esigenza contemporanea di dare una spiegazione naturalistica al mondo.

ANNASSIMENE






Il terzo grande pensatore della scuola di Mileto è Anassimene, che unisce il pensiero di Talete con quello di Anassimandro:

•come Talete   l'aria

•e come Anassimandro attribuisce ad essa le caratteristiche dell'infinità e del movimento incessante

Inoltre egli vede nell’aria anche la forza che anima il mondo: secondo Anassimene il mondo è un gigantesco animale che respira e il respiro e la sua vita e la sua anima.

Secondo Anassimene dall’aria derivano tutte le cose per il doppio processo di rarefazione e condensazione:

·       Aria calda e rarefatta produce fuoco

·       Mentre l’aria fredda e condensata produce vento, le nuvole ed infine la pioggia quindi l’acqua 


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